Presentato per la prima volta durante i The Game Awards 2019, Prologo rimane due anni dopo un progetto in definitiva molto misterioso. Ma Brendan Greene, il padre di PUBG di persona, ha recentemente riconsiderato le sue ambizioni per questo titolo.
La scorsa settimana, Greene ha formalizzato la sua partenza da Krafton per lavorare a tempo pieno con un team indipendente chiamato PlayerUnknown's Productions. È in questo contesto e con l'aiuto di un piccolo team che il creatore del celebre battle royale proverà a produrre Prologue. Questo tipo di demo tecnica dovrebbe portare a un progetto più ambizioso chiamato "Artemis".
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Un gioco già noioso?
In Prologue, il giocatore avrà l'opportunità di esplorare una gigantesca mappa (64 km per 64 km) che verrà generata proceduralmente ad ogni nuovo tentativo. I set saranno ispirati alle foreste europee e ne farà parte una miniera di carbone a grandezza naturale. Inoltre, una previsione meteorologica dinamica e realistica punteggierà le nostre peregrinazioni. Al microfono di GamesBeat, Brendan Green spiega a sorpresa che il suo gioco "sarà abbastanza noioso". In effetti, l'obiettivo principale sarà quello di introdurre un universo e un gameplay sistemico basato sulla sopravvivenza.
Prologue servirà principalmente come concept che può evolversi in Artemis, un titolo ancora più ambizioso con mondi grandi come interi pianeti (fino a 6 km di raggio). Le risorse saranno limitate, le battaglie difficili e i sopravvissuti saranno ricompensati. Sfortunatamente, questo progetto non dovrebbe vedere la luce per diversi anni.