Activision Blizzard si impegna a migliorare le condizioni di lavoro all'interno dell'azienda

In preda alla giustizia e a una grande polemica nei confronti delle condizioni di lavoro al suo interno, Activision Blizzard sembra voler passare al livello successivo per cambiare le cose.

Dopo aver rimescolato in maniera massiccia le squadre ai vertici dell'azienda, il colosso americano ha infatti siglato un accordo con la Commissione per le pari opportunità di lavoro (EEOC) volto a migliorare le condizioni di lavoro. Ciò dovrebbe passare attraverso un'importante raccolta fondi, misure per prevenire discriminazioni e molestie, nonché la creazione di strumenti e programmi di formazione in tal senso.

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Activision Blizzard investe

Accusato quest'estate dalla giustizia californiana per la promozione di una "cultura dei fratelli" e la sua propensione a molestie e discriminazioni, Activision Blizzard da allora ha trovato la testa sott'acqua. Nel tentativo di riscattarsi, l'azienda iniziò separandosi da membri problematici come J. Allen Brick, ex presidente di Blizzard, poi più recentemente direttore delle risorse umane, o capo degli affari legali, tra gli altri.

Anche nei suoi giochi, Activision Blizzard si è prefissata di cancellare ogni elemento che potesse avvicinarla o allontanarla alle accuse mossegli. L'esempio più eclatante è la mossa di rinominare Jesse McCree, il carismatico cowboy di Overwatch, che prende il nome da uno dei dipendenti Blizzard ritenuti responsabili della famigerata "Cosby Suite".

Primi passi a tentoni secondo alcuni, che però non hanno attaccato alla radice stessa del problema. Dopo mesi di tentativi di salvare le cose internamente, Activision Blizzard si è finalmente rivolta all'EEOC per raggiungere un accordo e migliorare le condizioni di lavoro per i suoi dipendenti.

Per fare questo, la società ha anche deciso di investire 18 milioni di dollari che fungeranno da compensazione finanziaria per i querelanti vittime di molestie o discriminazioni. Se la somma totale non ha raggiunto il suo scopo principale, il resto sarà diviso tra enti di beneficenza. A capo delle opere sostenute da questi fondi, coloro che cercano di promuovere il posto delle donne nell'industria dei videogiochi o di aumentare la consapevolezza nei confronti della discriminazione sul lavoro.

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Il desiderio di migliorare le condizioni sul posto di lavoro

Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard, attualmente citato in giudizio davanti alle autorità federali statunitensi, ha rilasciato una dichiarazione in merito a questo accordo: "Non c'è posto nella nostra azienda per discriminazioni, molestie o disparità di trattamento, e sono grato ai dipendenti che hanno coraggiosamente condiviso le loro esperienze. Mi dispiace che qualcuno abbia dovuto subire comportamenti inappropriati e rimango fermo nel mio impegno a rendere Activision Blizzard uno dei luoghi di lavoro più inclusivi, rispettati e rispettabili al mondo".

Concretamente, questo accordo siglato tra Activision Blizzard e l'EEOC comporterà un miglioramento della politica del lavoro e la creazione di programmi di formazione al fine di prevenire il verificarsi di nuove situazioni di discriminazione e molestie. L'EEOC garantirà questi cambiamenti valutando le azioni della società e nominando un consulente terzo imparziale che riferirà regolarmente a entrambe le parti firmatarie. Activision Blizzard accetta inoltre di assumere un coordinatore per le pari opportunità di lavoro, la cui missione sarà assistere il consulente nello svolgimento delle sue funzioni.

Il colosso americano sembra quindi davvero impegnato a ripulire la sua lavagna e ad andare avanti. Resta da vedere nelle settimane e nei mesi a venire se l'accordo firmato con l'EEOC alla fine darà i suoi frutti, e in che misura.