Secondo quanto riferito, Sony sta lavorando a un nuovo servizio per competere con Xbox Game Pass

Ecco una grande voce per concludere questa settimana in grande stile! Secondo solide fonti, PlayStation sta lavorando a un nuovo servizio in abbonamento per contrastare l'egemonia del Xbox Game Pass.

I primi dettagli appena trapelati dovrebbero far sorridere molti giocatori!

Una fusione che la dice lunga

Con oltre 18 milioni di abbonati al suo contatore, Xbox Game Pass ha letteralmente spazzato via la concorrenza con offerte allettanti e contenuti sempre più impressionanti. E se Sony ha provato a tirarsi fuori dai giochi rivedendo la politica del suo PlayStation Now, il produttore giapponese non è mai riuscito a recuperare il ritardo. Ma le cose potrebbero presto cambiare...

In effetti, Bloomberg, tramite il serissimo giornalista Jason Schreier, ha pubblicato questo venerdì una piccola bomba. Sulla base dei rapporti di fonti informate, il sito afferma che Sony sta lavorando a un nuovissimo servizio noto internamente come Project Spartacus. Quest'ultima dovrebbe unire sotto un unico nome le attuali PlayStation Plus e PlayStation Now.

Vantaggi davvero interessanti?

A fronte di un abbonamento mensile, i membri potranno accedere a un vasto catalogo di giochi dalla loro PS4 e PS5. Sempre secondo Bloomberg, l'offerta si articolerà in tre formule distinte con prezzi necessariamente differenti. Inoltre, il dispiegamento di Project Spartacus dovrebbe portare alla scomparsa di PlayStation Now, dove probabilmente verrà mantenuto il nome PlayStation Plus.

Il primo livello dovrebbe contenere solo i vantaggi attualmente offerti all'interno di PlayStation Plus. Ciò include giochi gratuiti, la possibilità di giocare online e inviare salvataggi al cloud. La seconda formula aggiungerebbe un catalogo di titoli PS4 e PS5 giocabili a piacimento. Quanto alla terza, riunirebbe i bonus sopra citati ma anche demo esclusive, la possibilità di giocare in streaming e giochi delle generazioni precedenti (PS1, PS2, PS3 e PSP).

Sony ha finora rifiutato di rispondere alle informazioni trasmesse da Bloomberg. Il servizio potrebbe essere lanciato già nella primavera del 2022.