Activision-Blizzard di nuovo nel mirino dello Stato della California

Activision-Blizzard di nuovo nel mirino dello Stato della California

© Activision-Blizzard

Ancora alle prese con (tra le altre cose) un'indagine dello stato della California su casi di molestie sessuali e discriminazione sul posto di lavoro, Activision-Blizzard ha raggiunto un accordo con la Commissione per le pari opportunità di lavoro (EEOC) che potrebbe danneggiare questa indagine.

In ogni caso, questo è quanto riportano i documenti svelati su Twitter da Stephen Totilo, coautore della newsletter con i nostri colleghi Axios Gaming.

Una manovra per sbarazzarsi della giustizia?

Lo scorso luglio, lo Stato della California ha preso di mira Activision-Blizzard per discriminazione e molestie sessuali. Un'inchiesta ancora oggi aperta, sostenuta da un'autorità federale che ha citato a comparire Bobby Kotick e altri dirigenti della compagnia. Sia lo Stato della California che l'ente federale hanno accusato Activision-Blizzard di aver occultato prove essenziali al corretto svolgimento delle indagini.



A fine settembre l'azienda di Bobby Kotick si è impegnata a firmare un accordo con l'EEOC volto a migliorare la situazione all'interno dell'azienda. Tuttavia, secondo lo Stato della California, questo accordo potrebbe essere una manovra per chiudere le indagini in corso. I documenti rinvenuti indicano che il suddetto accordo potrebbe arrecarle “danni irreparabili”.

Da un lato, i termini dell'accordo con l'EEOC indicano che i dipendenti devono rinunciare alle loro denunce di molestie sessuali o discriminazioni ai sensi della legge della California contro Activision-Blizzard. D'altra parte, questi termini sembrano autorizzare la distruzione o l'alterazione di prove cruciali per il corretto svolgimento dell'indagine avviata dallo Stato della California.

Un ritorno alla normalità in Activision-Blizzard nonostante tutto?

Se lo Stato della California non è soddisfatto delle scelte compiute da Activision-Blizzard nei confronti della propria indagine, la situazione all'interno della compagnia sembra essere migliorata da questa estate. Internamente molti dipendenti sono stati estromessi dalle loro posizioni, come J. Allen Brack, ex presidente di Blizzard, o addirittura dipendenti ritenuti responsabili del famigerato
«Suite Cosby».



Nei giochi dell'azienda, ogni riferimento a molestie sessuali o discriminazione volontaria o involontaria da parte di Activision-Blizzard viene gradualmente cancellato. Questo è particolarmente vero su Overwatch, in cui il personaggio di McCree verrà rinominato, o anche su World of Warcraft, dove il contenuto è stato modificato per una maggiore inclusività. Dopo aver ritirato il supporto alle leghe di e-sport di Call of Duty e Overwatch, gli sponsor storici sembrano tornare anche sugli FPS di punta di Activision-Blizzard.


Tanti segnali incoraggianti insomma, che indicano che la società ha imparato la lezione dopo questa importante polemica, ma che non garantiscono in alcun modo un reale ritorno alla normalità. Bisognerà attendere ancora diverse settimane e mesi per vedere quali ripercussioni avrà l'accordo con l'EEOC sulle condizioni di lavoro al suo interno. O in questo caso quanto detto accordo pregiudicherà le varie indagini contro Activision-Blizzard.


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